Industria 5.0 e Agevolazioni alle Imprese: le novità del PNRR - Coesio & Partners
Le novità di Industria 5.0 per agevolazioni e contributi alle imprese

Industria 5.0, quali sono le novità per il mondo delle Agevolazioni alle imprese?

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano ha subito modifiche sostanziali con l’approvazione recente della Commissione Europea, aggiungendo incentivi significativi per l’Industria 5.0. Le riforme del PNRR ora ammontano a 66, sette in più rispetto al piano originale, con 150 investimenti totali che raggiungono la somma di 194,4 miliardi di euro. A questo link puoi approfondire le novità e le differenze tra Industria 4.0 e la nuova Industria 5.0.

Industria 5.0 e Agevolazioni

Uno dei cambiamenti più rilevanti è l’introduzione del Piano Transizione Industria 5.0, che assegnerà 6,3 miliardi di euro provenienti dal Piano RePowerEU. Questi fondi mirano a favorire la transizione energetica dei processi produttivi verso modelli di produzione efficienti dal punto di vista energetico, sostenibili e basati su fonti rinnovabili.

I 6,3 miliardi di euro, prevalentemente destinati al biennio 2024-2025, si aggiungeranno ai finanziamenti già previsti per il Piano Transizione 4.0. Mentre il “vecchio piano” continua a sostenere gli investimenti aziendali per l’acquisto di beni 4.0, il “nuovo piano” introduce incentivi con un’ottica green, focalizzandosi sul risparmio energetico e sull’efficienza energetica. L’attuazione del Piano Transizione Industria 5.0 e delle nuove agevolazioni richiederà decreti e provvedimenti specifici che saranno presto pubblicati.

PNRR e Industria 5.0

I 6,3 miliardi di euro destinati alle imprese per agevolarle nella transizione 4.0 sono suddivisi in tre categorie principali: 3,780 miliardi per investimenti green, 1,890 miliardi per stimolare gli investimenti in impianti di autoproduzione e autoconsumo di energia rinnovabile (esclusi i biomasse) e 630 milioni per la formazione del personale coinvolto nella transizione green. Esaminiamo nel dettaglio le agevolazioni legate all’Industria 5.0 in queste tre macro-categorie.

1.       Investimenti 5.0: Questo credito d’imposta, che copre le spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, supporta le imprese che investono in beni strumentali 4.0 mirati all’efficienza energetica o al risparmio energetico. Le imprese che dimostrano una riduzione del 3% del consumo finale d’energia o un risparmio energetico del 5% rispetto ai consumi precedenti possono beneficiare di un credito d’imposta fino al 40%.

Per essere ammissibili, i progetti devono ottenere una certificazione “ex ante” da un valutatore indipendente, confermando la conformità del progetto ai criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Successivamente, una certificazione “ex post” attesterà l’effettiva realizzazione degli investimenti.

2.       Formazione 5.0: Un credito d’imposta è disponibile per le spese di formazione del personale necessario per la transizione verde delle imprese.

3.       Fotovoltaico 5.0: Incentivando l’acquisto di impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile, questo credito d’imposta esclude le biomasse.

Altre agevolazioni per le Imprese

Oltre alle agevolazioni legate all’Industria 5.0, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riserva circa 6 miliardi di euro per sostenere ulteriori investimenti delle imprese, focalizzati su settori come il fotovoltaico, l’agri-solare e i contratti di sviluppo per filiere strategiche durante la transizione green. Questi investimenti includono anche il sostegno alla filiera del settore agricolo e di altre filiere.

Fotovoltaico per PMI

Un particolare bando all’interno del PNRR è dedicato alle PMI operanti nel settore fotovoltaico. Sono disponibili 320 milioni di euro in contributi a fondo perduto, coprendo fino al 50% delle spese. Questi fondi sono destinati alle PMI che intendono acquisire sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di favorire l’autoconsumo e l’accumulo di energia.

Contratti di Sviluppo sulle Filiere Strategiche per la Transizione Green

Il PNRR prevede un’imponente allocazione di 2 miliardi di euro per sostenere le filiere nei processi produttivi strategici, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale. Ciò evidenzia l’impegno del piano nell’incoraggiare lo sviluppo di settori chiave durante la transizione verde.

Contratti di Sviluppo Altre Filiere

Un ulteriore stanziamento di 500 milioni di euro è destinato ai Contratti di Sviluppo di altre filiere, che potrebbero non rientrare nella categoria green. Questi contratti potrebbero essere associati a iniziative di sviluppo ambientale, anche se non specificato in dettaglio.

Contratti di Filiera nel Settore Agricolo

Per sostenere le imprese agricole ed agroindustriali, il PNRR prevede 2 miliardi di euro destinati ai Contratti di Filiera. Questi accordi offrono contributi a fondo perduto fino al 60% nelle regioni meno sviluppate e fino al 50% nelle altre regioni d’Italia, promuovendo la sostenibilità e la crescita del settore agricolo.

Al momento, non è stata specificata l’assegnazione di tali fondi alle imprese precedentemente escluse da un bando precedente, il quale prevedeva contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti in macchinari e software, con un importo compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro, estendendosi anche alle grandi imprese.

Bando PNRR Agri-solare

Inoltre, è previsto un rifinanziamento di 850 milioni di euro per il Bando Agrisolare all’interno del PNRR. Questo bando, originariamente con contributi a fondo perduto dal 30% all’80%, si basa sulla tipologia di azienda e sulla potenza dell’impianto fotovoltaico, con una spesa massima di 2,3 milioni di euro.

Inoltre, si fa presente che nel 2024 entrerà in vigore la nuova Legge di Bilancio, di cui potete leggere le specifiche in questo articolo. Per qualsiasi informazione, curiosità, o per richiedere una consulenza, puoi contattarci già da ora cliccando qui.

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