Decreto Sud: ZES Unica e Credito d'imposta, cosa c'è da sapere - Coesio & Partners
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Decreto Sud: Il governo italiano ha approvato un decreto che unifica le otto zone economiche speciali del Mezzogiorno in una sola, la Zes Unica. In arrivo novità, tra Credito d’imposta e semplificazioni alle procedure

Il Governo ha approvato un decreto (Decreto sud) che unifica le otto zone economiche speciali del Mezzogiorno in una sola, la Zes Unica. La nuova zona economica speciale sarà operativa dal 1° gennaio 2024 e comprenderà le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le imprese che investono in beni strumentali nelle Zes Unica potranno beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali, tra cui un credito d’imposta pari al 45%, 35% o 25% dell’investimento, a seconda della dimensione dell’impresa. L’agevolazione è prevista per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, di importo non inferiore a 200.000 euro.

La Zes unica, che sarà operativa dal 1 Gennaio 2024, garantirà  una serie di vantaggi alle imprese che vi investono, tra cui semplificazioni amministrative e un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.

A questo link puoi consultare il Comunicato stampa integrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

ZES: quali zone sono incluse?

Le otto Zes che saranno unificate sono le seguenti:

  • Zes Regione Campania
  • Zes Regione Calabria
  • Zes Ionica Interregionale nelle regioni Puglia e Basilicata
  • Zes Adriatica Interregionale nelle regioni Puglia e Molise
  • Zes Sicilia occidentale
  • Zes Sicilia orientale
  • Zes Regione Abruzzo
  • Zes Regione Sardegna

La nuova zona economica speciale unica, denominata “Zes Unica”, sarà operativa dal 1° gennaio 2024.

Quali semplificazioni sono previste?

Per semplificare le procedure amministrative per le imprese che investono nella Zes unica, il governo italiano ha previsto un unico procedimento per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie all’interno del nuovo decreto Sud. L’autorizzazione unica sostituirà tutti i titoli abilitativi e autorizzatori necessari per avviare e gestire attività economiche, industriali, produttive e logistiche all’interno della Zes unica. Inoltre, il governo ha istituito un portale web dedicato alla Zes unica, che fornirà tutte le informazioni sui benefici previsti per le imprese che investono in questa area geografica. Infine, è prevista l’istituzione di uno sportello unico digitale per le attività produttive nella Zes unica.

Lo sportello unico consentirà alle imprese di presentare un’unica istanza per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, riducendo così la burocrazia e i tempi di attesa.

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ZES Unica, cosa finanzia?

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, pari al 45%, 35% o 25% dell’investimento, a seconda della dimensione dell’impresa. L’agevolazione è prevista per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, di importo non inferiore a 200.000 euro. Sono agevolabili gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature, nonché l’acquisto di terreni e immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Va specificato che per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni (ma tale costo non comprende le spese di manutenzione)

Non sono agevolabili, invece, progetti di investimento con importo inferiore a 200.000 euro. Inoltre, l’agevolazione esclude i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgicacarbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga e i settori creditiziofinanziario e assicurativo, nonché le imprese in difficoltà come definite dall’art. 2 punto 18, regolamento (UE) n. 651/2014.

Intensità massima

Infine, il credito d’imposta è attribuito nella misura massima consentita dalla medesima normativa (Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027). Alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione di beni strumentali nuovi, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.

Ogni ulteriore aggiornamento sul nuovo Decreto Sud verrà pubblicato sui nostri canali.

Decreto sud: Allegati

A questo link puoi consultare il Comunicato stampa integrale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Carta degli aiuti a finalità regionale (aggiornamento) 2022-2027
Regolamento651_2014

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