ZES UNICA, al via la piattaforma per gli investimenti nel Meridione - Coesio & Partners

“E’ attivo come previsto, lo Sportello unico digitale per le attività produttive nella Zona economica speciale, denominato Sud Zes”. Lo annuncia una nota nella quale si sottolinea che si tratta dello strumento “che permetterà di garantire il rilancio unitario delle attività produttive della Zona economica speciale per il Mezzogiorno che è stata istituita il 1 gennaio 2024″. La ZES comprende circa 2.550 comuni di 8 regioni del Sud d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. «Esprimo soddisfazione per un risultato importante, a dimostrazione della piena, tempestiva ed efficace operatività della nuova Struttura di Missione ZES istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri”, ha detto il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. “Finalmente tutti gli imprenditori interessati ad investire in qualsiasi area del Sud potranno usufruire delle autorizzazioni uniche attraverso uno strumento semplificato e connesso con tutti Comuni del Mezzogiorno. Inizia un significativo percorso per il rilancio competitivo del Sud».

Ieri, nel primo giorno di operatività, risultano pervenute allo sportello già 18 domande, di cui una richiesta di autorizzazione unica e 17 nuove comunicazioni preventive, finalizzate a un esame preliminare delle iniziative che l’operatore economico intende presentare, allo scopo di instaurare un punto di contatto con la Struttura di missione ZES. Le 18 domande sono così ripartite: 1 in Abruzzo, 5 in Campania, 11 in Molise e 1 in Sicilia. Sono oltre 200 le pratiche per il rilascio dell’autorizzazione unica non concluse dagli 8 commissari straordinari, oggi di competenza della Struttura di missione ZES. Proprio al fine di consentire una verifica istruttoria di tali pratiche è stata prevista, nel decreto-legge Pnrr che sarà pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale, una breve sospensione dei termini per la conclusione dei relativi procedimenti. (FONTE: ANSA)

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ZES UNICA – Sportello attivo dal 1 Marzo

Il Decreto-legge Sud ha istituito un credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano investimenti iniziali in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise (zone 107, 3, a), TFUE) e nelle zone assistite della regione Abruzzo (zone 107, 3, c), TFUE), come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022 2027.

Vediamo in cosa consiste, prima però si evidenzia che dal 1 marzo è attivo lo sportello unico digitale della ZES Unica come interfaccia unitaria per la presentazione delle istanze di autorizzazione unica riguardanti progetti di investimento localizzati nelle otto Regioni del Mezzogiorno, ai sensi degli articoli 14 e 15 del decreto-legge n. 124 del 2023.

Di cosa si tratta

Gli investimenti agevolabili con il credito di imposta devono essere contenuti in un progetto di investimento iniziale, come definito all’articolo 2, punti 49, 50 e 51, del Regolamento UE n 65/2014 della Commissione del 17.06.2024 relativi all’acquisto o locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinate a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, realizzazione e ampliamento di immobili strumentali agli investimenti (il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato).

Il credito sarà commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Ad ogni modo non risultano agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Attenzione, sono esclusi dall’agevolazione i seguenti settori:

  • dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite,
  • dei trasporti e delle relative infrastrutture,
  • della produzione,
  • dello stoccaggio,
  • della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche,
  • della banda larga nonché dei settori creditizio, finanziario e assicurativo. (fonte: Fiscoetasse.com)

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